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Trento, 24 maggio 2007 Potranno tirare un sospiro di sollievo i residenti della Vela che da anni stanno battagliando contro il polo della rottamazione auto in casa loro. Sulla proposta della Provincia si profila infatti un «no» del Comune di Trento. Nelle prossime settimane il consiglio sarà chiamato a dare un proprio parere, ma la maggioranza ha già espresso la propria contrarietà. Dal vertice di martedì sera è emersa una posizione condivisa da tutte le forze della coalizione. L’area individuata per il centro di autorecupero e di trattamento dei rifiuti inerti delle demolizioni non è lontana dalla discarica di Ischia Podetti ma è anche vicina a un sito ambientale «Stagni della Vela Soprasasso» e a un biotopo. Una scelta che non ha convinto per nulla la maggioranza del sindaco Pacher. Il no più netto è venuto dai Verdi, che hanno spiegato in un documento di quattro pagine (approvato sabato scorso dal consiglio federale) le loro obiezioni alla scelta: «L’area dei Laghetti di Vela - ricordano - è un’area esondabile, con rischi geologici. È un’area agricola primaria individuata fin dal 2001 come luogo ideale per collocarvi un parco agricolo». Realizzare lì il polo della rottamazione - sostiene il partito dell’assessore all’ambiente Aldo Pompermaier - «comporterà una gravissima e irreversibile alterazione dell’aspetto paesaggistico dei luoghi, travolgendo anche il pregevole tratto di fiume che vede sulla sponda sinistra un’estesa area verde». Senza contare il problema della viabilità di accesso all’area: «La valutazione di incidenza dà per scontata la realizzazione della strada arginale che dovrebbe essere allargata - scrivono i Verdi - cosa non prevista da alcun progetto. E non sono stati valyutati gli effetti negativi dell’aumento consistente di traffico sull’abitato della Vela». Obiezioni sulla sicurezza e l’impatto ambientale del progetto, dunque, ribaditi anche dagli altri capigruppo, Giovanna Fadanelli (Margherita), Michelangelo Marchesi (Td) e Alessandro Pietracci (Sdi). «Ho espresso una posizione per il momento solo personale perché la questione non è ancora stata discussa dentro il gruppo - precisa Fadanelli - sono scettica sulla collocazione proposta perché siamo a due passi da un sito di interesse comunitario». Inoltre, aggiunge la capogruppo della Civica, «la città non può farsi carico di tutto, sul polo della rottamazione occorre ragionare insieme agli altri Comuni del fondovalle». A favore dell’ipotesi Vela si è già espresso il presidente della circoscrizione Centro storico Melchiore Redolfi, convinto che l’attività di demolizioni Rigotti non possa più rimanere in via Doss Trento e che la decisione non vada più procrastinata. «La questione va risolta in tempi rapidi - ammette Marchesi - lì dov’è oggi Rigotti non può stare. Ma la zona della Vela appare poco opportuna anche guardando alle recenti normative europee. Vanno individuate delle alternative insieme alla Provincia».
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